“Tutto cambia perché nulla cambi”. Un assioma che a quanto pare vale anche per la dirigenza biancorossa, che, nel consiglio di amministrazione tenutosi nella giornata di ieri, ha sancito il passaggio al vertice da Matarrese a Garzelli.
A guidare la nave dei galletti sarà l’ormai ex direttore generale, al quale va l’ingrato compito di domare la burrasca nei conti dell’As Bari, nel disperato tentativo di evitare che affondi in acque ancor più torbide.
Senonchè, il cambio al vertice societario non coincide per nulla con quella svolta che tutti i tifosi baresi si attendono da anni. Invero, la proprietà del giocattolo biancorosso resta saldamente nelle mani della famiglia Matarrese, la quale, però, in linea con la volontà di disimpegnarsi da una gestione divenuta troppo gravosa, ha deciso di affidarne le redini ad un uomo di comprovata esperienza come Garzelli.
Chi si aspettava di assistere alla fine dell’impero dei Matarrese è rimasto deluso. Piuttosto quello certificato dall’assemblea dei soci è l’avvio di un periodo di autogestione, i cui tempi appaiono tutt’altro che ristretti. In tal senso, la volontà espressa dagli azionisti è di “ garantire la continuità aziendale con le risorse provenienti direttamente dalla stessa, e di ricercare nel contempo interlocutori affidabili interessati all’acquisto di tutto o di parte del pacchetto azionario."
Ad oggi, però, non paiono esserci all’orizzonte acquirenti interessati all’acquisto della squadra o, se si preferisce, che soddisfino le richieste del sodalizio di via Torrebella. È di pochi giorni fa la notizia del fallimento dell’ennesima trattativa per l’acquisto del pacchetto di maggioranza della società, sulla cui paternità vi è un continuo rimpallo di responsabilità. Secondo Proto, l’imprenditore fattosi avanti per la conclusione dell’affare, non vi sarebbe una reale volontà dei Matarrese di cedere, nonostante la serietà ed affidabilità della sua offerta. Al contempo, da via Torrebella si fa sapere che l’affare non sarebbe andato in porto non avendo Proto fornito adeguate e sufficienti garanzie economiche.
Nell’attesa che la nomina del Dott. Garzelli sblocchi l’empasse nella programmazione della stagione che verrà, il primo tassello in quest’ottica è la scelta della nuova guida tecnica. Non è un mistero che il nome su cui si sono poggiate le attenzioni del ds Angelozzi sia l’ex allenatore del Gubbio Torrente, con l’augurio che gli riesca un altro miracolo come quello realizzato in Umbria.
Un’impresa titanica sembra attendere l’ex bandiera genoana, se si pensa che il dictat societario sia principalmente di vendere i pezzi pregiati, ripianare il buco nel bilancio biancorosso e con quello che avanza mettere in piedi una squadra competitiva per affrontare il campionato cadetto.
Se queste sono le premesse, quindi, è difficile che Angelozzi e Torrente saranno in grado di allestire una compagine che possa lottare per una pronta risalita in A. Stante le ristrettezze economiche è inevitabile che ci si affidi ad un gruppo giovane e motivato, che si giochi con la bava alla bocca la chance di approdare nel calcio che conta.
Le grandi manovre in casa Bari sono iniziate, sarà il tempo a dire se e fino a quando la bari resterà sotto l’egida dei Matarrese.
 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mar 14 giugno 2011 alle 17:00
Autore: Paola Calamita
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