Nell’infinita notte del campionato dei galletti, la sessione invernale di mercato segna un’autentica rivoluzione all’interno dello scacchiere biancorosso.
Angelozzi e Ventura hanno rivoltato come un calzino la rosa barese con ben 7 volti nuovi, che proveranno a sopperire alle ormai croniche assenze di Barreto e compagni.
Proprio il folletto brasiliano ha agitato le ultime ore del mercato di riparazione, con una cessione, dai più data per certa, saltata a pochi secondi dal gong e giustificata dalla staff di via Torrebella adducendo non meglio precisati motivi di debolezza.
Secca, invece, la smentita del ds Angelozzi sulla sussistenza di problemi fisici, che avrebbe spinto la Fiorentina ad un repentino ed inaspettato dietrofront. Sennonché,delle due l’una: o si è fiutato l’affare di rifilare ai viola un giocatore non del tutto integro, rientrando nell’esborso sostenuto ad agosto per rilevare la metà del cartellino dell’attaccante ex Treviso. O è difficile comprendere le ragioni per cui si è deciso di privarsi di un giocatore, da sempre ritenuto imprescindibile negli schemi di mister Ventura, per giunta nell’immediatezza della chiusura del mercato, quando reperire un sostituto all’altezza sarebbe stato pressoché impossibile.
Tant’è, quello che conta è che Barreto indossi ancora la casacca biancorossa e che, a voler prestare fede alle parole del diesse barese, a fine Febbraio possa aggregarsi al gruppo nella, in realtà sempre più flebile, speranza che si riveli ancora utile alla causa Bari.
Nel frattempo, a dare manforte a Gillet e compagni sono arrivati altri tre nuovi innesti, che convincono sempre più del rinnovato assetto tattico che Ventura intende dare alla squadra. Che il Bari non viaggi più sulle ali è un dato incontestabile. In tal senso, il rombo presentato al Sant’Elia, con il nuovo arrivato Bentivoglio ad agire dietro le punte, unito gli acquisti di ben due centrocampisti centrali, sono la conferma della volontà del tecnico genovese di mettere più muscoli nella zona nevralgica del campo,a discapito della, per vero evanescente, fantasia degli esterni alti Alvarez e Rivas.
Restano, tuttavia, le perplessità sulla reale efficacia dei rinforzi portati da Angelozzi, autentici signor nessuno, se non belle promesse rimaste tali o in attesa di esplodere. Nessun nome di grido che infiammi la piazza, ma “acquisti” compatibili con le casse tutt’altro che floride dell’As Bari.
Nell’attesa di capire se basteranno o meno per realizzare quel miracolo di nome salvezza, non resta che augurarsi che da oggi inizi un novo corso per il bari e per il suo condottiero. Forse è troppo tardi, forse non lo è, intanto ci speriamo!
 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mer 02 febbraio 2011 alle 10:00
Autore: Paola Calamita
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