Come avvolto in una spirale negativa, che pare non avere mai fine, il Bari aggiunge un altro tassello nel puzzle di questa maledettissima stagione.
È arrivata in serata la notizia che ha raggelato gli animi dei supporters baresi: non tutti i giocatori dell’AS Bari hanno accettato la proposta del club di spalmare i compensi delle prime tre mensilità del 2011, ultima disperata soluzione per evitare di iniziare con l’handicap della penalizzazione il prossimo campionato di B.
Così, dopo la retrocessione, l’ultimo ed umiliante posto in classifica, il rischio del fallimento per la grana del contenzioso con il Comune, ai baresi tocca incassare un altro colpo, forse il più doloroso: il tradimento dei suoi idoli. Quegli stessi giocatori appoggiati e sostenuti più del dovuto,a dispetto di prestazioni non all’altezza, voltano le spalle a chi, diversamente da quanto accaduto in altre piazze ( vedi Genova, Brescia, Roma), non ha esitato a concedere loro fiducia, memori dell’eccellente campionato disputato lo scorso anno.
Toccava a loro farsi perdonare per un’annata balorda, caratterizzata da una collezione di sconfitte ed umiliazioni, che la piazza barese ha metabolizzato con una dignità ed una signorilità, degne di ben altro trattamento da parte dei componenti la rosa biancorossa.
Che,serviti e riveriti, pagati e strapagati, all’amore ed alla riconoscenza verso la maglia, che non sempre degnamente hanno indossato, hanno anteposto le mere esigenze di portafoglio.
E non è un caso se quei giocatori che hanno risposto picche alla richiesta di aiuto del club, sono gli stessi protagonisti in negativo della stagione che sta per chiudersi amaramente per i galletti. Riportarne i nomi significherebbe dar loro eccessiva importanza, per vero a chi legge non riuscirà difficile risalire alla loro identità.
Piuttosto, mi preme sottolineare l’attaccamento alle sorti del club biancorosso mostrato da chi, prima che un giocatore è soprattutto un grande uomo: Gillet, Masiello Andrea, Gazzi, Donati. Pertanto, mi arrogo il diritto a nome dell’intera tifoseria barese di ringraziarli per il rispetto e l’affetto manifestati ad una città ed ad una società, che sono sicura sarà sempre grata di averli avuti tra le sue fila.
La scadenza del 16 maggio è più che mai vicina, la lotta contro il tempo per convincere i dissidenti ad accettare di spalmare i loro emolumenti è iniziata.
Peccato, però, che la sofferenza e la delusione di chi ogni maledetta domenica trepida e si affanna per i colori biancorossi, quella no non la si può dilazionare!
 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mar 10 maggio 2011 alle 17:00
Autore: Paola Calamita
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