La prima uscita stagionale in campionato del Bari targato Torrente si chiude con uno scialbo 0 a 0 contro il rinnovato varese del neo tecnico Carbone.
In un S.Nicola bollente più per la canicola di fine agosto che per l’ affluenza del pubblico barese, i galletti steccano all’esordio accontentandosi di un pari, che senza le prodezze nel finale di Lamanna avrebbe assunto le sembianze di una sconfitta beffarda.
Contro un varese orfano dei principali protagonisti della stagione scorsa,culminata nell’eliminazione nella semifinale dei play-off per mano del padova, i biancorossi mettono in luce pregi e difetti di una squadra ancora in divenire, che necessita di rinforzi a metà campo ed in attacco.
Invero, se la difesa è apparsa granitica ( nonostante le numerose defezioni),grazie alle manone sicure di Lamanna ed alla tenacia di Borghese, autentico dominatore dell’area di rigore, centrocampo e attacco assomigliano ad un cantiere aperto.
Nella zona nevralgica Donati da vero capitano si è messo la squadra sulle spalle, di fatto mantenendo in piedi da solo l’intero centrocampo dei galletti. Rivaldo, dal canto suo, è sembrato un corpo estraneo, non ancora l’uomo in grado di dare geometrie e qualità al gioco del bari. La sensazione è che debba crescere in condizione fisica e nella gestione del possesso palla, nella speranza che, anche alla luce della prova non esaltante di Kopunek, nuova linfa arrivi dal neo acquisto De Falco nelle ultime ore ottenuto dal Chievo insieme a De Paula, con il bay Grandolfo che passa ai clivensi.
Ma è soprattutto in attacco che gli sforzi della società non possono fermarsi al brasiliano De Paula, lo scorso anno protagonista di un ottimo campionato in quel di Padova. Vero è che l’imprecisione sotto porta di Caputo e Marotta riporta a galla in tutta evidenza la necessità, per vero più di una volta rimarcata dallo stesso tecnico campano, di completare il reparto con un attaccante di categoria, che sappia come trafiggere i portieri avversari. Identikit che porta diritto al nome di Mastronunzio, peccato, però, che quest’ultimo abbia preferito calcare i campi di lega pro piuttosto che l’erba del S. Nicola. Sicchè, svanito il sogno vipera, le mire del ds Angelozzi dovrebbero dirigersi verso un attaccante dalle caratteristiche simili, che assicuri un bottino di almeno 15 goal. Ovvio che non possa trattarsi di Babacar, talentuoso centravanti della fiorentina ma ancora troppo giovane per sostenere il peso dell’attacco biancorosso. Ardemagni allora, perché no, anche se pare che nelle ultime ore su di lui si sia mosso anche il lecce.
In ogni caso restano ancora pochi giorni all’uomo mercato biancorosso per affidare all’ex tecnico del gubbio una squadra più competitiva, all’altezza della sua ambizione e voglia di vincere, diversamente, a patto di clamorose smentite, il bari sembra essere destinato ad una anno da bella ed intrigante scommessa di fatto, però, incompiuta.

 

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Dom 28 agosto 2011 alle 20:00
Autore: Paola Calamita
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