Solo pochi giorni al via del campionato. L’esordio casalingo dei ragazzi di Torrente è alle porte ma in casa Bari il lavoro del ds Angelozzi non può ancora dirsi terminato. All’appello mancano ben quattro pedine: due attaccanti, un centrale difensivo di esperienza ed un centrocampista di qualità( pareva potesse essere Bentivoglio, che, invece, ha preso la strada di Genova, sponda blucerchiata).

A complicare i piani del ds biancorosso le tutt’altro che floride casse societarie. Si spiegano così  il rifiuto della vipera Mastronunzio ed il sorpasso patavino nella trattativa per il brasiliano De Paula. I nomi nel calderone sono tanti, con  la speranza che,a distanza di un anno, non si debba ripetere la querelle Giovinco-Rinaudo e che l’uomo mercato barese si sia predisposto un piano B.

Il tecnico ex Gubbio dal canto suo continua a sottolineare l’importanza di completare lo scacchiere dei galletti con innesti di comprovata esperienza e qualità. In particolare, il duplice impegno in Coppa Italia rispettivamente contro Spezia ed Avellino ha testimoniato la bontà dell’impianto tecnico allestito dal duo Torrente-Angelozzi. Certo, non all’altezza delle corazzate Samp, Torino e, perché no, anche Padova, ma in grado di giocarsela contro chiunque, sempre a patto che arrivino adeguati rinforzi.
I giovani ingaggiati hanno mostrato entusiasmo ed abnegazione, oltre che doti tecniche non irrilevanti. I Bellomo, Marotta, Borghese, Forestieri uniti all’esperienza di capitan Donati e del redivivo Masiello rappresentano una solida base da cui ripartire dopo la disastrosa annata scorsa.

Resta, tuttavia, la necessità di rimpolpare una rosa composta in prevalenza da ragazzi di belle speranze, con gente che conosca la B meglio delle sue tasche. Specie nel reparto offensivo è essenziale,infatti, che arrivino due rinforzi di categoria. Del resto, sarebbe controproducente riversare il peso dell’intero attacco biancorosso sulle spalle del debuttante Marotta e di un Caputo in cerca di riscatto dopo due annate anonime. I quattro goal rifilati all’Avellino rappresentano un’ottima iniezione di fiducia, ma contro il Varese del neo tecnico Benny Carbone sarà tutt’altra storia ed ai ragazzi terribili di mister Torrente servirà il supporto di forze nuove per avere la meglio sulla rivelazione della passata stagione.

Tra un campionato di vertice e l’anonimato della metà della classifica il passo è breve, saranno gli ultimi giorni del mercato a dirci a quale destino sarà chiamata la neonata creatura biancorossa.

Sezione: La signora in (bianco) rosso / Data: Mar 23 agosto 2011 alle 20:30
Autore: Paola Calamita
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