Ci vorrà del tempo per toglierci di dosso questa terribile sensazione. Perdere tutte quelle partite che i biancorossi hanno perso. Retrocedere ultimi in classifica e con mesi di anticipo. Essere sconfitti nel derby e regalare la salvezza ai rivali. Sono cose che ti restano dentro a lungo. Soprattutto se le hai vissute con intensità.

Eccessi estivi

Il mercato di inizio stagione, però, promette bene. Il mister nuovo ha portato una ventata d'entusiasmo. E a guardare la lista dei neo-acquisti e dei giovani tornati alla base a me nascono non poche speranze. Una lista lunghissima. Se restasse così, la Bari avrebbe una rosa più lunga per il campionato di B di quanto ce l'avesse per la massima divisione. La classica mossa scocchiata. Alla barese, direi io.

Due diversi programmi

I nomi sono tanti ma non tutti entusiasmanti. Mi piace il nuovo portiere: Lamanna, classe '89 e reduce da una doppia promozione. Vuoi vedere che fa la terza? A lui verrà affiancato Zdenek Zlamal, portiere prelevato dalla “fiera dell'est”, già famosissimo su Youtbe. Il video delle sue papere, infatti, ha più di 10.000 visualizzazioni. Ben 3000 in più del video con le sue migliori parate. Tutto un programma, insomma.

Giovani promesse

In difesa largo ai giovani: arrivano Masi (classe 1990), Ceppitelli (1989), Borghese (1985) e Claiton Dos Santos (1984): un quartetto niente male, a cui andranno affiancati i calciatori che non troveranno una squadra, come ad esempio i gemelli Masiello. Che se Angelozzi ci riesce, li vende. Sennò, li svende. Se poi proprio non ci riesce, andrà a finire che giocheranno a Bari anche l'anno prossimo. Che tanto, peggio dell'anno passato è impossibile che giochino.


Cattivi ricordi
 

A centrocampo l'unico acquisto ufficiale è quello di Manuel Scavone, centrocampista classe '87 che l'anno scorso è stato promosso in A con il Novara. L'altro mediano da tenere d'occhio sarà Nicola Bellomo che torna dopo il prestito al Barletta. Il giovane di Bari Vecchia ci ha stregato tutti dicendo a chiare lettere quello che nessuno al San Nicola aveva avuto il coraggio di dire e cioè: “Bari merita la A”. Ti voglio già bene. Pure se non ti conosco. Mo però pensa a giocare a pallone. Ancora fai come quelli che l'anno passato dovevano portarci in Europa, e poi ci hanno  fatto retrocedere. E che stanno ancora a Bari. E non si sa chi se li deve prendere. Tipo Donati, Rivas e Alvarez. L'unico che terremmo, visto dalla curva, è Gazzi. Che andrà via, visto che è uno dei pochi che interessano a molte squadre di A.
 

Attaccanti/1


Infine il capitolo attacco. Cioè il capitolo ridicolo. Sì. Perché lo scorso campionato avremmo dato qualunque cosa per avere un attaccante buono. E invece avevamo solo gente che faceva densità al limite dell'area. Per la serie cadetta la Bari si è regalata più di dieci attaccanti. Alcuni molto interessanti, come Caputo e Grandolfo, chiamati a confermarsi dopo quanto di buono hanno già messo in mostra. A loro si affiancheranno, di ritorno da vari prestiti, i giovani Galano, Marotta, Albadoro e Rana. Infine, è arrivato Forestieri. Che lo sanno tutti: San Nicola è amante dei forestieri. Quindi, a questo giovane argentino, pirata della fascia e del dribbling, ispirerà grandi azioni. Spero.


Attaccanti/2
 

A completare il parterre c'è Ghezzal, che prima è retrocesso col Siena e poi è retrocesso con la Bari.  E io mi chiedo, non è che lo vogliono nel Salento? C'è Castillo. Di cui si parla molto in Argentina. Dopo l'eliminazione dalla Coppa America, infatti, in molti si chiedono se con lui in campo l'albi-celeste sarebbero arrivata almeno in finale. Poi Kutuzov, che addirittura sembra che Ventura lo voglia al Torino. Dove lo schiererebbe come intrattenitore per il pubblico giovanissimo, vista la somiglianza con l'orco Shrek. E ultimo, ma non certo per imbarazzo che scatena negli addetti ai lavori, Langella, meglio noto come l'uomo del coca e rum. Che, se parte lui, almeno 5 locali della movida barese dovranno chiudere. O almeno, così si mormora in città.


Sogni d'estate


Scherzi a parte, la squadra che si va formando è una Bari giovane e che cercherà di farci dimenticare la disperazione della peggior stagione dei biancorossi. Tanti dubbi restano ma qualche speranza, nel cuore degli inguaribili ottimisti, cresce. Se sarà un Bari dignitoso, o addirittura sorprendente, solo il campionato saprà dircelo. Ma intanto io mi crogiolo nelle illusioni estive e nelle promesse di altri acquisti. Che poi li fanno. Però li fanno le altre squadre. Giovinco, o  Eder, docet.

Sezione: Visto dalla curva / Data: Mer 20 luglio 2011 alle 13:00
Autore: Pasquale Laricchia
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