Mia nonna mi ha guardato mentre mettevo la sciarpa biancorossa al polso e mi ha chiesto: che sta la partita? E io: sì. Ma non ti puoi vedere a Fiorello stasera che non ti agiti e almeno ti fai quattro risate? E io: no nonna. Io non ce la faccio a non guardare la Bari. Ecco perché stasera non sono andato al fortino alla mostra per i 35 anni degli ultras. Ma non sono andato nemmeno in trasferta ad Ascoli. Anche se vedo dalla tv che un bel gruppo di tifosi c'è.

Che pacco
La partita inizia e la Bari si fa subito in avanti. Al 6° Galano parte palla al piede. Dribbla un avversario. Tira dalla distanza! Parata. Ma che forte che è questo ragazzo! L'Ascoli aspetta e lascia ai biancorossi il pallino del gioco. Poi però al 23° Soncin riceve palla al limite dell'area. Borghese e Ceppitelli gli fanno delle avances ma lui non cede al loro fascino. E passa la palla all'accorrente Papa Waigo. Che è tutto solo contro Lamanna. Il portiere esce! Arpiona la palla! Che però resta all'attaccante. Che segna. 1 a 0 Ascoli. Che pacco.

Capitano
La Bari cerca di rifarsi. Come visto a Genova, i biancorossi ci provano sempre a rimontare. Ma i risultati sono sempre gli stessi: nessuno riesce a far gol. In compenso Bellomo, che oggi non è mai entrato in partita, si fa ammonire. Le squadre vanno al riposo con l'Ascoli in vantaggio. Al ritorno in campo il mister ci regala Marotta. Lui. L'uomo che non segna. La Bari insiste e l'Ascoli si difende. Al 17° Galano serve Marotta spalle alla porta. Nonsegnomaimarotta vede Donati e lo serve in profondità. Tiro! Ed è gol! Pari del Bari col gol del capitano! Che gol! Grande assist di Marotta! Grande Bari!

Due sberle
L'Ascoli reagisce e tenta di riportarsi in vantaggio. Al 28° punizione dal limite per i bianconeri. Gazzola calcia, Bellomo respinge uscendo dalla barriera. Giallo. Il secondo. E rosso. Bari in 10. Torrente non cambia niente e al 32° l'Ascoli guadagna un angolo. Palla in area, Papa Waigo colpisce di testa, Soncin devia davanti a Lamanna. Ed è gol. 2 a 1 Ascoli. Tutto da rifare. Ma c'è tanto sconforto in campo. E al 38° Papa Waigo sgroppa sulla fascia, crossa al centro, Borghese si fa anticipare e Di Donato sigla il 3 a 1. Che sberle.

Niente Fiorello
Finisce così. Dopo la bella prestazione di Genova la Bari non fa il salto di qualità e si arrende all'ultima in classifica. Certo, c'era stanchezza nelle gambe. Ma i limiti offensivi di questa squadra sono sotto gli occhi di tutti. Non ci resta che aspettare che succeda qualcosa ai piani alti. No. Non un miracolo. Non ai piani così alti. Basterebbe una nuova presidenza che possa spendere dei soldi. E torneremmo tutti allo stadio. Vecchi ultras, nuovi ultras e tifosi del bel tempo. Intanto stiamo tutti qua un po' depressi. E nemmeno lunedì prossimo potremo guardare Fiorello, che c'è da andare a vedere Bari Cittadella.

Sezione: Visto dalla curva / Data: Mar 29 novembre 2011 alle 23:00
Autore: Pasquale Laricchia
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