Ha detto Torrente che la Bari va a Padova per vincere. Ha detto De Paula che se segna non esulta. Dico io, pensa a segnare, poi si pensa se esulti, non esulti o se decidi di andare in pellegrinaggio a San Paolo. La verità è che il Padova è forte. Ha un centrocampo da serie A. Però, a pensarci bene, è una tristezza che loro, con poco più di 5000 abbonati, hanno fatto il record. A Bari 5000 abbonati li fanno negli anni peggiori. Cioè nella maggioranza dei campionati.

Si mette male
La partita inizia ed è subito chiaro che comandano i biancorossi. Però quegli altri. La Bari si schiaccia indietro e anche se difende bene non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Il Padova spinge e al 17° guadagna un angolo. Lo batte Milanetto, che tutti chiamano “lo smilzo” per il suo aspetto denutrito. Sulla palla arriva Trevisan. Ed è gol. 1 a 0 Padova. E si mette male.

Che confusione!
La Bari tenta di riorganizzarsi ma la confusione regna sovrana. E anzi. Il rischio di prendere un altro gol è altissimo. L'attacco non sembra esserci. Kopunek perde palla come un bambino.  Donati non riesce a dare ordine. E De Falco non fa altro che passare la palla agli avversari. Al 37° si sveglia Bogliacino che riceve una palla interessante al limite. Calcia! Fuori di poco. Ma almeno ha fatto un tiro. Il fischio della fine del primo tempo parla chiaro: c'è stata solo una squadra in campo.

Un'arma spuntata
Alla ripresa Torrente toglie Kopunek, che s'è fatto umiliare pure oggi, e manda in campo Forestieri. E proprio dalla fascia destra nasce la prima azione interessante del secondo tempo. Cross di Garofalo sul secondo palo! Ci arriva Donati che tira! Cioè. Tira. La cicca. La vedo nera. All'11° batti e ribatti in area. De Paula tenta la bordata! E la svirgola. La palla arriva sui piedi di Marotta! Che nemmeno riesce ad agganciarla. Forestieri migliore del reparto offensivo. E ho detto tutto.

Brivido? No, grazie
Al 17° la Bari è ancora avanti. De Falco prova un tiro dalla distanza. La palla si abbassa al momento giusto! E Pellizzoli mette in angolo. La Bari tenta l'assalto ma non incide. Torrente manda in campo Caputo per Marotta ma la musica non cambia. Al 36°, però, Ciccio viene servito in profondità. Non ci arriva. Ma Trevisan tocca la palla che si avvia verso la rete a portiere battuto! Ma esce di poco. Ci stava. Non avete idea di quanto ci stava l'autogol di Miriana Trevisan. Il quarto d'ora finale è un assalto all'arma bianca. Ma fino al fischio finale l'unica occasione è una rovesciata di Caputo che nemmeno vi racconto.

Parole al vento
La partita finisce così. Con la consapevolezza che i biancorossi forti sono loro. Torrente ha detto che voleva vincere. De Paula ha detto che voleva segnare per non esultare. Io dico che, con questo organico, dovremmo pensare alla salvezza piuttosto che alla promozione. Anche se Bari e i tifosi Baresi almeno un altro attaccante se lo meritavano. Ma queste sono solo parole. I fatti sono un'altra cosa. Sono quelli che ti fanno fare i punti. E la Bari ne ha fatti solo 4. In 4 partite.

Sezione: Visto dalla curva / Data: Sab 10 settembre 2011 alle 12:00
Autore: Pasquale Laricchia
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