Sapevamo tutti. O almeno. Tutti noi che stavamo in curva. Lo sapevamo. Eravamo i mandanti. Ora. Io so che il polpo crudo va arricciato per diventare croccante. So che il panzerotto va messo nell'olio solo quando è bollente. So che Babbo Natale non esiste. E so persino che due rette all'infinito si incontrano. Strano ma vero. Ma mo, volete farmi credere che io ero a conoscenza dello scempio che si consumava in campo e nello spogliatoio? Che era a nome mio che siete andati a chiedere a Gillet di perdere le partite? Ma ci jè, adaver?

E Gillet? Gillet invece non sapeva nulla. Lui e Almiron. L'equazione è semplice: siccome hanno collaborato con la giustizia, non verranno giudicati per omessa denuncia. La giustizia sportiva non ha senso. Hanno detto qualcosa quando tutti sapevano. Hanno taciuto quando sarebbe servito a salvare il salvabile. E noi li rimandiamo in campo dopo una stretta di mano? Bell'esempio per le generazioni future di calciatori. La dimostrazione che l'omertà forse non paga. Ma sicuramente non costa nulla. Per citare la Nord: addò ma scì co' chessà giustizj?

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Sezione: Visto dalla curva / Data: Lun 30 luglio 2012 alle 14:00
Autore: Pasquale Laricchia
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