Per rinforzare un Bari che, partito con l'ambizione di vincere un campionato, si trovava in una situazione di classifica non particolarmente favorevole, nel gennaio del 2015 la proprietà gestita da Gianluca Paparesta portò in Puglia diversi giocatori, fra cui il centrale Leandro Rinaudo. Conosciuto ai più per i trascorsi con addosso le maglie di Napoli e Juventus, il difensore doveva garantire la giusta esperienza in grado di guidare una retroguardia troppo spesso bucata.

Cresciuto calcisticamente nel Palermo, all'inizio del decennio è stato protagonista soprattutto nella società partenopea, contribuendo al ritorno in Europa del club. Meno felice l'esperienza bianconera, contrassegnata soprattutto da un brutto infortunio che l'ha tolto dal terreno di gioco per un lungo periodo. Al termine della stagione la società torinese ha scelto di non rinnovarne il prestito, portando ad un rientro in Campania, dove però non ha trovato il giusto spazio.

Dopo una breve parentesi al Novara la discesa in B, prima alla Virtus Entella e poi a Bari, dove ha ritrovato anche quel Davide Nicola che era stato suo allenatore già ai tempi del Livorno. Compare fra le meteore non per il rendimento, comunque positivo, ma per la brevità della sua esperienza in biancorosso, dato che ha lasciato il galletto al termine di quella stagione.

Rinaudo ha chiuso la sua carriera calcistica al Vicenza, ed ha iniziato quella da dirigente, prima al fianco dell'altro ex biancorosso Giorgio Perinetti, poi in proprio. Attualmente è direttore tecnico di un'altra sua ex squadra e nobile decaduta del nostro calcio, quel Palermo sceso in D dopo il fallimento della scorsa estate.

Sezione: Amarcord / Data: Gio 02 gennaio 2020 alle 21:30
Autore: Raffaele Digirolamo
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