La trasferta di Como non ha rispecchiato le aspettative del Bari, frutto di prestazione e atteggiamento della squadra sottotono. Tra le note dolenti spicca la fase offensiva, dove è emersa qualche difficoltà di troppo sotto il profilo della creazione di occasioni da gol. Il tridente offensivo composto da Salcedo, Antenucci e Scheidler è sembrato poco amalgamato e fluido, basti pensare che gli unici tiri in porta sono arrivati negli ultimi 10 minuti di gara: una conclusione di D’Errico e il rigore realizzato da Botta.

Un bottino davvero misero e su cui mister Mignani sta riflettendo al fine di incrementare la pericolosità, purtroppo già influenzata dall’assenza di Cheddira. L’attaccante marocchino, impegnato ai Mondiali in Qatar con la sua Nazionale, rischia di saltare (almeno) altre 2 partite (Pisa e Cittadella), considerato il probabile passaggio agli ottavi della squadra. In attesa del suo ritorno, il Bari ha l'urgente necessità di trovare nuovi equilibri davanti, anche perché l’assenza di vittorie in campionato da 6 partite si sta facendo sentire.

Ad oggi il tecnico ha a disposizione 7 giocatori per andare a comporre il pacchetto offensivo. Il rebus principale riguarda la trequarti, dove l’esperimento di Salcedo non pare aver portato i frutti sperati. Il giovane scuola Genoa ha grandi qualità ma fatica a trovare la giusta posizione e così ad incidere. Probabilmente sarebbe meglio rivederlo a partita in corso (spesso benissimo nell'impatto) o nei due davanti in una soluzione più leggera. Risalgono così le quotazioni di Botta, che oltre al gol di Como, è sembrato uno dei pochi con il piglio giusto. La posizione di fantasista è poi ideale per valorizzare le sue enormi doti tecniche e legare i reparti. L’alternativa è il solito Bellomo, meno incursore rispetto all’argentino ma simile per qualità.

La loro presenza dal primo minuto può agevolare Antenucci, che preferisce il dialogo palla a terra e non attaccare la profondità (caratteristica peculiare di Cheddira). Il problema più evidente è però nel ruolo di centravanti dove Scheidler fatica ad adattarsi non solo ai compagni ma anche all’idea di calcio di mister Mignani: movimenti da affinare e parecchio impreciso nei tocchi palla al piede, meglio nel gioco aereo, anche se il Bari è la squadra che crossa meno dell’intero torneo. La convivenza tra Antenucci ed il francese appare così molto complicata per caratteristiche e limitata mobilità

Ancora indietro ma non troppo Ceter e Galano. Il centravanti colombiano sta migliorando sotto il profilo della condizione e pochissimi difensori riescono a contenere la sua fisicità, tuttavia non ha ancora i 90 minuti delle gambe ed un'intesa sporadica. Occhio al foggiano, improbabile dal primo minuto ma perfetto per modificare l’assetto tattico in corso d'opera, fornendo una spinta maggiore sulle corsie laterali. Rimane, infine, Cangiano, impiegato però pochissimo nelle recenti 9 partite (appena 20 minuti a Frosinone) e la cui collocazione tattica nel 4-3-1-2 di Mignani resta ancora incerta.

Sezione: Copertina / Data: Mar 29 novembre 2022 alle 12:00
Autore: Gianmaria De Candia
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