La delusione, in casa Bari, non si cancellerà in fretta: l'amarezza per la mancata promozione in Serie A è stata fin troppo forte per essere smaltita rapidamente, e servirà del tempo per andare avanti e cucire le ferite. A questo sentimento, però, fa da contraltare anche una grande voglia di rivincita, che ha animato la piazza fin dalle primissime ore successive alla finale.

Bari ha voglia di ripartire, e di farlo intorno a quella figura che fin da subito è stata individuata come garanzia di un futuro roseo, ovvero il direttore sportivo Ciro Polito. I due anni baresi del dirigente campano hanno infatti messo in mostra tutte le qualità dell'ex portiere, che pur con un budget limitato ha saputo fare colpi di spessore pescando spesso nomi a sorpresa.

L'ultima stagione, del resto, ha rappresentato in maniera lampante le doti del Ds, in grado di scovare in Serie C giocatori a basso prezzo ma che si sono fatti trovare pronti per un campionato di alto livello. Gli esempi di Caprile, Dorval (preso addirittura dalla D), Benedetti e Morachioli testimoniano le doti da scouting di Polito, oltre ad essere regali che hanno permesso di sognare la promozione nonostante il basso budget.

Già nella scorsa stagione, inoltre, il dirigente campano aveva mostrato di sapersi muovere adeguatamente, costruendo una squadra di categoria che ha centrato la tanto agognata promozione in B dopo due anni d'inferno. La ciliegina sulla torta, in un mercato pieno di buoni colpi, era stata proprio Walid Cheddira, che dopo un'annata di adattamento ora è definitivamente esploso guidando i biancorossi fino al terzo posto in classifica.

Un dirigente fuoriclasse, dunque, corteggiato forse più di qualsiasi calciatore: i tifosi sanno che nelle sue mani il Bari è al sicuro e pronto a ricominciare ad inseguire la A. E dopo la delusione della stagione appena conclusa, sognare è tutto ciò che serve.

Sezione: Copertina / Data: Gio 15 giugno 2023 alle 09:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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