Ad un mese dalla fine della regular season il Bari non sembra ancora aver gettato le basi per la stagione 2025/2026. A parte la discussa conferma del Ds Magalini, nessuna mossa rilevante è stata fatta nell’ottica del prossimo campionato. La prima sarebbe sicuramente quella dell’allenatore ma sta tardando e le preoccupazioni iniziano ad aumentare. Si era parlato di allenatori giovani come Aquilani e Abate, per passare a Vivarini ed infine insistere su Nesta. Sfumato ormai quest’ultimo, diretto verso esperienze estere, il nome ora in pole è quello di Fabio Caserta, reduce da un’ottima stagione con il Catanzaro, culminata con la partecipazione ai playoff. Anche in questo caso, però, non sembra essere in dirittura d’arrivo e bisognerà aspettare. Ciò che più colpisce è l’eterogeneità dei profili che allarma rispetto ad una chiarezza di idee che, ad un mese dalla fine del campionato, si dovrebbe avere.

La programmazione risulta fondamentale per ambire alle posizioni alte della classifica e i profili usciti, data la diversità, sembrano essere tutto fuorché programmati e frutto di scelte studiate per un progetto di almeno medio termine.

Passando ai giocatori la situazione non cambia. Terminati i prestiti, la squadra si ritrova molto scarna e i ruoli da rimpiazzare sono molti. Chiaramente non si può prescindere dalla scelta dell’allenatore, il quale dovrà richiedere giocatori funzionali al proprio stile di gioco. La concatenazione allenatore-giocatori dovrebbe essere definita, almeno nelle intenzioni, con largo anticipo rispetto al ritiro estivo. Alla ripresa degli allenamenti ci dovrà essere non solo l’allenatore ma anche un blocco di partenza consistente per permettere al tecnico di poter infondere i propri principi e di non farsi trovare impreparati all’inizio della prossima stagione. Il Bari, d’altra parte, ha abituato i tifosi a concentrarsi sull’ultima parte della sessione di calciomercato nella quale si possono sfruttare le migliori occasioni. Una scelta pericolosa che ritarda il processo di adattamento dei giocatori e non permette all’allenatore di creare un’identità di gioco. Semmai, le occasioni degli ultimi giorni dovrebbero servire a puntellare la rosa e non a costruirla. Si spera e ci si attende che in vista della prossima stagione non si segua questo tipo di strategia, anticipando, invece, la sessione di acquisti e ancora prima la scelta dell’allenatore

Sezione: Copertina / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 08:00
Autore: Cosimo Mirizzi
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