La stagione 2018-2019 avrà sempre un posto speciale nella storia del Bari: il primo anno dopo il fallimento, ricordo ancora amaro per i tifosi, ma fortunatamente segnato dall'arrivo della nuova proprietà targata De Laurentiis e dalla vittoria della Serie D. Un campionato mai in discussione sotto la guida tecnica di Cornacchini, perfetto gestore di un gruppo composto da un mix di giovanissimi e calciatori molto esperti. 

Solo 4 elementi militano nell'attuale rosa biancorossa: Di Cesare, Hamlili, Marfella e Simeri. Mentre Floriano e Neglia, dopo un'iniziale conferma per la Serie C, hanno lasciato la squadra nel corso del recente mercato di gennaio, riuscendo però subito ad avere un ottimo impatto con le nuove squadre, rispettivamente Palermo e Fermana. Altri, invece, sono rimasti in Puglia ma con un altro ruolo: Cacioli da collaboratore tecnico, Maurantonio fa il preparatore dei portieri mentre Brienza è diventato osservatore e brand ambassador. 

Questi rappresentano però solo una parte dell'organico della passata stagione. Gli altri calciatori navigano tra Serie C e D con fortune alterne. Destino abbastanza comune per la batteria dei terzini, tutti rigorosamente under e protagonisti del salto di categoria. Turi è colui che ha raccolto un maggiore minutaggio tra le fila del Bisceglie (16 da titolare), mentre stanno faticando Bianchi alla Viterbese e D'Ignazio tra Cavese e Carrarese. In risalita le quotazioni di Nannini, inizialmente relegato tra le riserve a Piacenza, ma schierato sette volte dal primo minuto nelle ultime otto, riuscendo anche a realizzare la sua prima rete in Serie C. Positiva la parabola di Quagliata. Il mancino dopo un buonissimo girone d'andata con la Pro Vercelli è passato all'Heracles, club di Eredivisie (prima divisione olandese). Il classe 2000 non è però ancora riuscito a fare il suo debutto in prima squadra, esordendo solo nel campionato riserve.

Tra i professionisti spicca la presenza di Liguori, compagno di squadra di Neglia alla Fermana ma vittima di un grave problema alla spalla (operato). L'attaccante è ai box da novembre, un peccato visto il suo ottimo impatto in campo, caratterizzato anche da un gol. In difficoltà pure Piovanello, poco considerato al Padova. Meglio i più esperti con Bolzoni, faro del centrocampo del Lecco dopo una prima parte in chiaroscuro all'Imolese, e Pozzebon, trasferitosi a gennaio dal Gozzano all'Avellino (prossimo avversario dei galletti al San Nicola) e lanciato subito titolare da mister Capuano.

Tutti i restanti elementi del vecchio Bari calcano i campi dilettantistici, dove i migliori sono Langella e Iadaresta. Il primo ha iniziato alla grande il 2020 tra le fila del Palermo, realizzando 3 reti decisive, mentre il secondo da dicembre (dopo lo svincolo dal Foggia) guida l'attacco dalla Lucchese, capolista del girone A. Sorride pure Mattera, guida della difesa del Casarano, a -1 dai playoff del girone H. Discorso diverso per il suo compagno di squadra Feola, che ha collezionato solo 10 apparizioni con il club leccese. 

In evoluzione la situazione di Bollino al Bitonto (arrivato un mese fa), dove non ha ancora inciso. Non particolarmente significative, infine, le parentesi di Siaulys al Vastogirardi (girone D), Aloisi e Rozzi con il Montegiorgio (girone F), Gioria e Mutti al Verbania (girone A), allenati da Corrado Cotta, ex responsabile del settore giovanile biancorosso. 

Sezione: Focus / Data: Mer 19 febbraio 2020 alle 17:00
Autore: Gianmaria De Candia
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