Ci sono storie immortali, che rimarranno per sempre nella memoria di chi le ha vissute e tramandate di generazione in generazione. Nel mondo del calcio l’eredità culturale è fondamentale per dare risalto a imprese storiche e dal carattere romantico, come quella risalente al Bari della stagione 1983/1984.

Già dal precampionato si registra una svolta fondamentale per la storia del galletto: Antonio Matarrese cede la carica di presidente al fratello Vincenzo, mentre Franco Janich subentra a Carlo Regalia nel ruolo di DS. La panchina biancorossa viene invece affidata a Bruno Bolchi, storico ex centrocampista dell’Inter di Helenio Herrera. 

Per vincere la Serie C la società decide di attuare una rivoluzione della rosa, vendendo numerosi calciatori per far spazio al ritorno del regista barese Totò Lopez, oltre che agli acquisti di Alberto Cavasin e Paolo Conti, ex portiere della nazionale italiana. Le new entries si aggiungono ad altri giocatori nativi del capoluogo pugliese come Luigi De Rosa, Giorgio De Trizio e Giovanni Loseto, che qualche anno prima diedero vita al cosiddetto Bari dei baresi.

La stagione inizia in maniera superba e il testa a testa in Serie C contro il Taranto viene dominato dai pugliesi, che a metà campionato sono in testa alla classifica a tre punti di margine dagli ionici. 

Oltre alle gioie in campionato, però, la piazza vive momenti di fervore specialmente grazie al cammino in Coppa Italia, che sorprende tutta l’Italia. Già da agosto il Bari ottiene ottimi risultati, classificandosi al secondo posto del girone a pari punti con la Juventus di Trapattoni e strappando un ticket per la fase a eliminazione diretta. In quell’occasione gli uomini di Bolchi ottengono un pareggio per 2-2 coi bianconeri, venendo rimontati negli ultimi cinque minuti. 

La vera impresa, però, avviene agli ottavi di finale, quando nel doppio scontro andata-ritorno i galletti eguagliano e superano il risultato con la Juve di Platini, vincendo nella prima gara a Torino 2-1 e riuscendo a chiudere in casa propria le zebre - tra le migliori squadre d'Europa dell'epoca -, nella storica partita allo Stadio della Vittoria terminata per 2-2 davanti a 40.000 tifosi baresi. I due incontri vengono decisi dalle reti di Gabriele Messina e Lopez, che in entrambe le occasioni segna allo scadere, realizzando il tiro dal dischetto nella partita di ritorno.

L’iniziale successo diventa presto un tripudio. Nel girone di ritorno di Serie C, parallelamente alla Coppa Italia, i galletti continuano a dominare e concludono il campionato ottenendo la matematica promozione in Serie B a una giornata dalla fine, grazie alla vittoria per 3-1 sul Benevento, che gli garantisce anche il primato

Pochi giorni dopo la festa promozione, i successi proseguono con l’eliminazione della Fiorentina ai quarti di finale. Per la prima e unica volta nella sua storia, i biancorossi sono in semifinale. Il sogno, però, viene interrotto da una doppia sconfitta contro il Verona di Osvaldo Bagnoli, complici gli infortuni di molti titolari tra le fila dei galletti.

Resta però la nostalgia per quella storica squadra e per giocatori che ancora oggi sono impressi nella memoria di tutti i baresi, non solo per la vittoria del campionato, ma per le storiche imprese contro Juventus e Fiorentina, tra le migliori squadre d'Italia dell'epoca.

Sezione: Amarcord / Data: Lun 19 luglio 2021 alle 22:00
Autore: Gabriele Ragnini
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