E' un compleanno agrodolce, quello di oggi, per il Bari, giunto tra mille traversie ai 113 anni di vita. Fermo in Lega Pro ormai da un paio di stagioni, avendo calcato di recente anche i polverosi campi della D, il club attende di vedere la luce in fondo al tunnel, come faceva presagire l’arrivo al timone della famiglia De Laurentiis, tre anni fa.

Ma la risalita in categorie più nobili, ostacolata nel 2019-’20 dallo strapotere della Reggina, e dalla seguente sconfitta ai playoff, contro la Reggiana, stavolta sembra aver trovato nella Ternana l’ostacolo maggiore. Gli umbri, capaci di vincere 13 delle prime 17 partite, senza mai perdere, distano oggi otto punti. Il recupero sugli uomini di Lucarelli appare complicato, anche a causa di alcuni eventi decisi dalla dea bendata, come i tiri dal dischetto sbagliati, da Antenucci e dagli avversari della capolista, domenica scorsa. I rossoverdi, tuttavia, calendario alla mano sono attesi da due trasferte consecutive, a Castellammare e Viterbo, mentre i ragazzi di Auteri avranno in rapida successione il duplice derby con Bisceglie, fuori casa, e Virtus Francavilla, al S. Nicola.

Continuare a credere nella promozione diretta, insomma, appare d’obbligo. Aspettando novità in sede di mercato, dopo quindici giorni di silenzio assordante. A questo genetliaco dal sapore agrodolce si aggiunge la notizia che la Spal, affrontata a settembre in Coppa Italia, con l’uscita dei biancorossi dal torneo solo ai rigori, è approdata ai quarti di finale della competizione nazionale, guadagnandosi l’opportunità di affrontare la Juventus. Forse, con un po’ di buona sorte in più, quella sera, a Ferrara, questa chance sarebbe potuta capitare ai galletti.  

Sezione: Focus / Data: Ven 15 gennaio 2021 alle 14:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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