Nel calcio moderno, spesso e volentieri arrivano dall’estero calciatori destinati a non incidere più di tanto nel campionato italiano per poi tornare a girovagare per il globo inseguendo un pallone. Sono parecchi gli stranieri, passati per qualche anno nel nostro campionato, che, pur non avendo impressionato, hanno segnato, nella loro esperienza italiana, proprio ai galletti. Di seguito, dieci giocatori di un’altra nazione che nel loro passaggio nella Penisola hanno fatto gol al Bari.
WARLEY – La punta brasiliana, acquistata dall’Udinese nel 1999, restò in Friuli con alterne vicende fino al 2003. Solo tre le sue realizzazioni complessive nel campionato italiano. La prima delle quali, il 3 ottobre 1999, permise ai suoi di pareggiare 1-1 al S. Nicola. Dopo il vantaggio dei biancorossi firmato da Innocenti, infatti, il centravanti sudamericano, entrato dalla panchina al posto di Muzzi, si inventò un gran tiro da fuori area che si insaccò imparabilmente sotto la traversa della porta difesa da Mancini a meno di dieci minuti dalla fine della gara.
TUTA – Indimenticabile, per vari motivi, la giocata dell’attaccante che decise Venezia-Bari 2-1 del 24 gennaio 1999. Una partita strana, a dir poco, aperta dal gol del lagunare Maniero, col pareggio dei galletti siglato da De Ascentis. Quando tutto, anche l’atteggiamento in campo delle squadre, lasciava presagire un pari, all’improvviso, in pieno recupero arrivò la zuccata del brasiliano a decidere la sfida, con un’esultanza contenuta persino da parte dei compagni. Nacquero lì i dubbi sul fatto che quella gara fosse combinata, e dovesse finire davvero in pareggio, mai del tutto dissipati. Per Tuta, autore in quell’annata di un altro paio di reti in campionato e di un gol alla Juve in Coppa Italia, l’esperienza italiana terminò a fine stagione.
HAKAN SUKUR – Parliamo certamente, in questo caso, di uno dei calciatori più importanti della storia del calcio turco, bandiera indiscussa del Galatasaray. Ma quando arrivò la prima volta in Italia, al Torino, nel 1995, il suo impatto non fu certo devastante. Cinque presenze ed una sola rete, al Bari, in una vittoria casalinga dei granata per 3-1 sui galletti, guidati allora da Materazzi. Resterà questo l’unico acuto di Sukur contro i pugliesi, nonostante le successive esperienze italiane del centravanti con le maglie di Inter e Parma.
DARKO PANCEV – Il “Cobra” macedone, allora fresco vincitore della Coppa dei Campioni, sollevata al cielo al S. Nicola, con la Stella, nel 1991, l’anno seguente si trasferì all’Inter, senza mettere a referto un’annata da ricordare. Restò in nerazzurro, con l’intermezzo di un prestito al Lipsia, fino al 1995. Il 15 ottobre del 1994, a S. Siro, arrivò per l’attaccante l’unico gol di quell’ultimo anno italiano in campionato, contro un Bari corsaro a Milano grazie ai gol di Guerrero e Tovalieri.
HENRY GIMENEZ – L’attaccante uruguaiano oggi gioca in Patria, nell’Huracan. I tifosi del Bari lo ricorderanno per aver siglato, il 24 gennaio del 2010, in A, la doppietta che condannò alla sconfitta i galletti a Bologna, rendendo vano il vantaggio iniziale dei biancorossi firmato da Barreto. Un exploit decisamente isolato, per un calciatore che, in 5 anni in Italia, dal 2009 al 2014, ha segnato in totale 8 reti in tutte le competizioni.
CRISTIAN LLAMA – Il mediano, con un passato anche alla Fiorentina, è stato per anni una bandiera del Catania. Con gli etnei, ha superato le 100 presenze, siglando solo 3 reti. Una di queste, probabilmente la più bella, la mise a segno il 27 febbraio 2010, in un Catania-Bari 4-0, mettendo a referto il secondo gol degli etnei con un grandissimo sinistro da fuori area. Ora veste i colori del Gimnasia y Esgrima, nella B argentina.
AHN JUNG-HWAN – Il giustiziere dell’Italia del Trap, ai mondiali coreani, nel 2002. Un paio d’anni prima era arrivato in Italia, nel Perugia. Nelle sue due annate umbre, solo 5 acuti personali. Uno, nella sportivamente tragica sconfitta per 3-4 dei galletti al S. Nicola del 29 aprile 2001. I pugliesi, in vantaggio 3-0, subirono una incredibile rimonta dalla squadra di Cosmi, capace di mettere a segno 4 reti in 14 minuti, dal 67’ all’81’. A dare il via alla rimonta, che causò l’esonero di Fascetti, proprio la punta asiatica. Fatali furono, poi, la doppietta di Robbiati ed il rigore di Materazzi.
DAMIR STOJAK – Acquistato dal Napoli nel gennaio 1998, preferito all’allora bomber della Dinamo Zagabria Viduka, poi esploso nel Leeds, il centravanti serbo deluse le attese, racimolando 14 apparizioni in un paio d’anni, e solo due segnature. La sua miglior prestazione in Italia, contro il Bari, il 16 maggio, nell’ultima giornata di un campionato che vide la retrocessione dei partenopei in B. Per lui, in quella gara, un gol ed un assist per Bellucci, in una partita terminata 2-2.
DRAZEN BOLIC – Il difensore centrale nel nostro Paese ha vestito le maglie di Vicenza, Ancona, Salernitana e Virtus Lanciano. Non è, dunque, propriamente una “meteora”. Ma il suo unico gol nella massima serie, il 6 dicembre 1998, arrivò proprio con la casacca dei campani, in una gara finita 2-2 a Salerno, nella quale il Bari pareggiò grazie ad una gran giocata di Knudsen al 90’. Il serbo incontrò i galletti in altre 5 occasioni, in B. E con la maglia dell’Ancona segnò di nuovo ai pugliesi, il 9 dicembre 2001 al S. Nicola. Il suo acuto non servì ad evitare la sconfitta ai dorici, trafitti da Palmieri e Chukwu.
DORIVA – Il centrocampista brasiliano, riserva di Dunga nella Selecao ai mondiali del 1998, approdò in Italia, alla Samp, nel gennaio 1999. I blucerchiati non riuscirono ad evitare la retrocessione in B, ed il mediano giocò in massima serie solo 17 partite. All’ultima giornata, il suo unico gol in quell’annata, decisivo per la vittoria dei genovesi, proprio contro il Bari. Rimase in Liguria anche l’anno seguente, in cadetteria, fornendo un rendimento decisamente migliore.
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