“Il fatto che la Rutiglianese non doveva iscriversi al campionato non era dovuto a problemi economici bensì alla mancanza di volontà, perché nessuno voleva aiutarci a portare avanti questo progetto nato diversi anni fa. Poi all’improvviso, grazie soprattutto alla mano tesami da sponsor amici, ho fatto retromarcia e abbiamo ripreso a credere in qualcosa. Pertanto stringiamo i denti, visti i tempi che corrono, e andiamo avanti per la nostra strada”. Così Giovanni Saffi, presidente della Rinascita Rutiglianese, ha chiarito in esclusiva per TuttoBari.com come si sia passati per così dire dalle “stalle alle stelle” dopo un’estate un po’ travagliata in cui si era paventata la minaccia di uno scioglimento del sodalizio granata e la fine della bella favola iniziata nel 2005.
La nostra redazione questa settimana ha quindi dato voce al numero uno dei grifoni per capire che stagione si intende perseguire, vista l’occasione sciupata in quella passata. Un campionato iniziato col migliore degli auspici, grazie a risultati di prestigio come la Vittoria sul Casamassima (1-0 alla 3^ giornata) e il pareggio di Castellana (0-0 alla 6^), senza dimenticare il fiore all'occhiello di questo scorcio di stagione: il passaggio di turno in coppa ai danni della corazzata Mola. Le sconfitte contro San Giovanni Rotondo e San Severo sono però due errori che non macchiano un cammino sin qui importante e che potrebbe diventare significativo con qualche arrivo "di peso" nel mercato di dicembre.
Rispetto allo scorso anno pare che stiate dosando le forze, magari per arrivare col giusto fiato al finale di stagione. È un’analisi che condivide? “Mangiando mangiando viene l’appetito. Stiamo cercando di non porre limiti alla squadra, senza però perdere di vista l’obiettivo primario che è il mantenimento della categoria. Due anni fa potevamo già essere in Eccellenza quando affrontammo gli amici del San Paolo negli spareggi, poi invece…“.
In questo scorcio di stagione quale aspetto della squadra la sta meravigliando in positivo? “Il fatto che abbiamo dei ragazzi lavoratori e pieni d’entusiasmo, i quali hanno voglia di calcio e di mettersi in mostra per diventare (magari) qualcuno. Quest’anno abbiamo rivoluzionato tutto, mantenendo appena 3-4 elementi della scorsa stagione, e ci siamo ritrovati con gente che vuol combattere, divertendosi, e portare a casa dei risultati. La conferma del mister Porzia stesso è una segnale che bene si sposa con questa tesi”.
Se, come dice lei, l’appetito vien mangiando, potrebbe essere questo l’anno del grande salto? “Vedendo le potenzialità delle altre squadre è palese che non siamo nelle prime 4-5 che possono ambire a ciò, pensiamo al Mola che già sta ammazzando il campionato. Non dimentichiamoci inoltre di squadre come l’Altamura, il San Severo e lo stesso Castellana, tutte formazioni rinforzate e che puntano in alto”.
Il risultato di parità col Cellamare, sentenziato dal campo, è giusto secondo lei? “Penso proprio di si. Anche perché sarebbe stato troppo bello giocare un’ora in 10 e vincere. Loro poi ci hanno creduto ed hanno trovato il gol alla fine. Però, giocando 11 contro 11, non so come sarebbe andata a finire… Nel calcio molto spesso sono gli episodi a decidere le partite”.
Guardando avanti, alla gara contro la Nuova Andria, che partita sarà? “Solitamente quando sei fuori casa devi innanzitutto pensare a non perdere. L’essenziale sarà muovere la classifica, anche perché dopo ci aspettano gare impegnative come quelle contro Canosa e Mola”.
Infine a poco dallo start del mercato di riparazione che progetti di rafforzamento ci sono? “A dicembre spero di prendere qualche ragazzo interessante, visto che in estate siamo stati un po’ bloccati sul mercato”.
RIPRODUZIONE DELL'INTERVISTA (ANCHE PARZIALE) CONSENTITA, PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE TUTTOBARI.COM
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